Il termine “allergia” deriva dal greco (“allos”= “estraneo” + “ergon”= “azione”) e significa reazione a qualcosa che è a noi estraneo. Nella medicina occidentale l’allergia è considerata una reazione atipica ad una sostanza che normalmente è innocua, come ad esempio il polline di un fiore.
Qual è la visione ayurvedica dei fenomeni allergici?
Innanzitutto è fondamentale tener presente il concetto di Satmya, ossia “ciò che è adatto a se stessi”, in questo caso è l’adattabilità dei dosha ad agenti esterni e, di conseguenza, la tolleranza ad essi. Al contrario, Asatmya è l’intolleranza, quindi, l’allergia.
Secondo l’antica medicina indiana le allergie sono dei non adattamenti, o meglio, degli squilibri che vanno a gravare sul sistema immunitario sovraccaricandolo. Ecco che qui viene coinvolto un altro fattore chiave, che è Agni, il fuoco digestivo. Agni trasforma gli alimenti, influenza il metabolismo e crea resistenza verso agenti esterni ed interni come batteri e tossine. Gli individui che hanno un fuoco digestivo forte raramente soffrono di allergie, mentre se esso è flebile i cibi non vengono digeriti del tutto e si crea un accumulo di Ama (tossine). Queste tossine cercano una sorta di via di fuga, di sfogo, per questo possono essere la causa di diverse allergie e intolleranze alimentari.
L’Ayurveda identifica due origini dei fenomeni allergici:
- Forme allergiche congenite, ossia presenti fin dalla nascita. Esse sono più difficili da trattare ed è sempre consigliabile una visita presso un medico ayurvedico
- Allergie sviluppate nel corso della vita, come quelle stagionali che, secondo la visione ayurvedica, sono originate dalle tossine chiamate Amavisha. Quando queste si accumulano, si vengono a creare blocchi e ostruzioni nell’organismo che vanno ad interferire con il lavoro del sistema immunitario, perciò, sostanze come pollini o polvere, a contatto con il nostro corpo, scatenano reazioni come sternuti, lacrimazione o pruriti.
Quali sono i sintomi delle allergie?
È bene chiarire che tutti e tre i dosha (Vata, Pitta e Kapha) interagiscono con le tossine (Ama) e vengono prodotti dei sintomi che, in base al dosha coinvolto, avranno manifestazioni di tipo Vata, Pitta o Kapha.
- Sintomi VATA: asma, shock, secchezza, mal di testa
- Sintomi PITTA: rush cutanei, pruriti, dermatiti, eczemi
- Sintomi KAPHA: tosse, rinite, raffreddore, asma, edemi
Come contrastare le allergie in Ayurveda?
La medicina tradizionale indiana indaga sempre le cause che scatenano le allergie, per questo è bene rivolgersi ad un medico ayurvedico. Antistaminici e cortisone non risolvono il problema alla radice ma alleviano e attenuano i sintomi.
Innanzitutto si consiglia un periodo di depurazione dell’organismo da Ama:
- Assumere il Triphala, rimedio vegetale per purificare l’organismo.
- Assumere 1 -2 grammi di curcuma al giorno come antinfiammatorio
- Seguire una dieta leggera a base di alimenti freschi, cereali integrali, legumi, ghee o olio EVO
- Bere acqua tiepida o calda per eliminare le tossine
- Fare attività fisica o camminata
- Eseguire esercizi di Pranayama (clicca QUI per leggere l’articolo dedicato) e di Yoga (clicca QUI per leggere l’articolo su Yoga e Ayurveda). Le asana più indicate in caso di allergia sono: MATSYASANA (il pesce) e SARVANGASANA (la candela).
Inoltre sono indicati altri accorgimenti come:
- Bere tisane a base di zenzero, curcuma, cannella, camomilla, cumino, limone, rosmarino
- Aiutarsi con il ribes nero, antistaminico naturale
- Mangiare cipolla, la quale contrasta le reazioni infiammatorie
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Tutti i consigli e le indicazioni presenti in questo articolo hanno semplicemente uno scopo informativo ed educativo e non si sostituiscono al parere medico.