
L’Ayurveda – Il trattamento giusto al momento giusto
Di solito, ci sono periodi dell’anno in cui nutriamo interesse verso i trattamenti depurativi, la voglia di “rinascere” e ripulire il proprio corpo. Questo interesse non è casuale e risponde proprio a dei ritmi naturali.
Per l’Ayurveda è necessario consigliare ogni trattamento, cibo e integratore con una cura dettagliata e personalizzata, in armonia con la realtà circostante, l’ambiente e il ritmo delle stagioni.
Questo è possibile grazie ad una serie di principi che costituiscono le fondamenta dell’Ayurveda, grazie ai quali possiamo ottenere delle indicazioni sui periodi migliori per tutte le pratiche e le terapie da applicare.
Tra questi principi abbiamo la divisione dell’anno e delle stagioni, il concetto di Tossine o Ama, e i Dosha e Subdosha. Questi concetti sono fondamentali per comprendere in maniera completa i motivi ed i momenti più adatti per un trattamento depurativo.
Il Fegato, sede di Ranjaka Pitta:
I Dosha sono dei principi che governano la vita nell’universo e nell’uomo in tutte le sue forme di energia: cinetica (Vata), termica (Pitta) e potenziale (Kapha). Queste energie manifestano la loro influenza attraverso la struttura e le attività del corpo umano e si collocano in sedi specifiche.
Il Dosha che si riferisce alla trasformazione e ai processi metabolici è Pitta.
Proprio per questa ragione andremo ad analizzare in profondità la sua attività e i suoi Subdosha (o Sottodosha).
Innanzitutto, Pitta è connesso agli elementi Fuoco e Acqua: è quindi caldo e umido. Sul piano fisico presiede tutti i processi metabolici, da quelli digestivi a quelli ormonali. Sul piano mentale invece sostiene le nostre emozioni e governa i sentimenti.
Pitta viene poi suddiviso in cinque Subdosha:
- Pachaka Pitta (Digerire) – Ha sede nello stomaco
- Ranjaka Pitta (Metabolizzare) – Ha sede nel fegato, nella milza, nel pancreas e nel sangue
- Sadhacka Pitta (Desiderare)- Ha sede nel cuore e nel cervello
- Alochaka Pitta (Distinguere) – Ha sede negli occhi
- Bhrajaka Pitta (Proteggere) – Ha sede nella cute
Come potete vedere l’Ayurveda riconosce nel fegato la sede centrale del metabolismo, fatto che le attuali conoscenze medico scientifiche confermano. Uno squilibrio su Ranjaka Pitta può manifestarsi con anemia, sbilanciamento del metabolismo sanguigno e dei valori glicemici ed epatici.
Possiamo quindi dire che per mantenere una buona depurazione del fegato bisogna prestare attenzione all’equilibrio di Ranjaka Pitta.
La divisione dell’anno: l’importanza del movimento del sole
Abbiamo visto la stretta correlazione tra la funzionalità del Fegato e del Dosha Pitta. Questo legame è infatti fondamentale per comprendere quale sia il periodo consigliato per dedicarsi alla sua depurazione.
In Ayurveda si divide non solo l’anno, ma anche il giorno a seconda del momento del sole e del rinforzarsi o indebolirsi dei Dosha, creando una scansione del tempo equilibrata e ritmica.
Se consideriamo la divisione dell’anno secondo l’attività del sole, questo viene diviso in due parti, legate al suo movimento.
La prima è una fase di disidratazione (Adana) in cui il sole si avvicina progressivamente e aumenta la sua influenza.
La seconda è una fase di idratazione o rilascio (Visarga) che coincide col progressivo allontanamento del sole e con una fase di recupero.
Durante Adana il nostro corpo rilascia le sue energie ed è messo maggiormente alla prova: recupereremo poi queste durante Visarga, il semestre di riposo.
Tenendo in considerazione il nostro emisfero e il nostro clima diviso in quattro stagioni anziché in sei, potremmo dire che Adana va da metà gennaio a metà luglio e, viceversa, Visarga va da metà luglio a metà gennaio.
Le sei stagioni
Nella medicina Ayurvedica e in India, l’anno è composto da sei stagioni, che vedono un ritmico alternarsi dei Dosha.
Riferendoci al calendario e al clima dell’India distinguiamo:
- Tardo inverno (dal 15 gennaio al 15 marzo ) – in questa stagione si ha un aggravamento di Vata.
- Primavera (dal 15 marzo al 15 maggio) – in questa stagione si ha un accumulo di Kapha.
- Estate (dal 15 maggio al 15 luglio) – in questa stagione si ha un accumulo di Vata mentre Kapha si attenua.
- Stagione delle piogge (dal 15 luglio al 15 settembre) – in questa stagione si ha un accumulo di Pitta e un aggravamento di tutti e tre i Dosha.
- Autunno (dal 15 settembre al 15 novembre) – in questa stagione si ha un aggravamento di Pitta e un’attenuazione di Vata.
- Inizio dell’inverno: (dal 15 novembre al 15 gennaio) – in questa stagione si ha un accumulo di Kapha e un’attenuazione di Pitta.
Vi consigliamo di prendere queste date come indicative e non come termini fissi soprattutto considerando la fascia climatica differente in cui ci troviamo.
In conclusione, per capire qual’è il periodo migliore per dedicarsi alla depurazione del fegato bisogna scegliere il periodo in cui Pitta si accumula. Poniamo ora un’attenzione particolare alla Stagione delle piogge o primo autunno: in questo periodo notiamo sia un accumulo che un aggravamento di Pitta, Dosha che, come abbiamo visto, presiede le funzioni epatiche. É quindi proprio in questo momento che vi consigliamo un’azione di depurazione in modo da garantire la perfetta funzionalità del corpo.
Tutti i consigli e le indicazioni presenti in questo articolo hanno semplicemente uno scopo informativo ed educativo e non si sostituiscono al parere medico.