YOGA E AYURVEDA: asana per riequilibrare i Dosha

Si tratta di pratiche ed esercizi bilanciati dove non si richiede uno sforzo tale da esaurire tutte le proprie energie.
L’importante è saper ascoltare se stessi, il proprio corpo e i propri limiti con consapevolezza. I movimenti del corpo devono essere fluidi, morbidi, leggeri e devono favorire l’incanalamento di energia dentro di sé. Il semplice passeggiare in mezzo alla natura è già un grande aiuto per armonizzare i tre Dosha.
Attraverso lo yoga è possibile riequilibrare o mantenere in equilibrio i Dosha, principi fondamentali in Ayurveda.
La sequenza più nota per armonizzare i dosha Vata, Pitta e Kapha tra di essi è sicuramente il saluto al Sole (in sanscrito Surya Namaskar).
Il momento migliore della giornata per eseguire la pratica è il mattino, subito dopo un bagno o una doccia, secondo il Dinacharya, ovvero la routine mattutina del benessere. Il saluto al Sole è una sequenza di posizioni completa e riequilibrante in quanto comprende stabilità, stiramento ed estensione. Le posizioni (asana) che si susseguono si eseguono in modo fluido, dinamico e ritmico seguendo sempre il fluire del respiro.
– Per armonizzare Vata nello specifico si consigliano posizioni che attuino una pressione a livello dell’intestino, della zona lombare, di quella pelvica e che donino tranquillità.
Da prediligere sono le posizioni sedute di meditazione come, per esempio, Padmasana (posizione del loto). Molto utile può rivelarsi anche Bhujangasana (il cobra), Salabhasana (la locusta) e Supta Vajrasana (il diamante disteso).
Per quanto riguarda la respirazione Pranayama si consiglia Nadi Shodhana Pranayama, ossia la respirazione a narici alternate, Bhramari (ronzio dell’ape) oppure Ujjayi (respiro vittorioso) dal momento che rilassano la mente.
– Per riequilibrare Pitta si utilizzano asana che lavorano sulla zona addominale come Halasana (posizione dell’aratro), Ardha Matsyendrasana (posa del signore dei pesci), Sarvangasana (candela) e Dhanurasana (la posizione dell’arco).
Nella pratica Pranayama è da prediligere la respirazione Shitali Pranayama, molto efficace per abbassare la temperatura corporea. Si tratta di un respiro rinfrescante effettuato con la lingua arrotolata che rinfresca il cavo orale.
– Utili per l’equilibrio di Kapha sono le pose che aprono il torace e coinvolgono la testa, come, ad esempio, Navasana (la barca), Vrikshasana (la posizione dell’albero), Ustrasana (il cammello) oppure Ardha Matsyendrasana (torsione del busto in posizione seduta). Per la respirazione yogica è preferibile il Bhastrika Pranayama, la respirazione a “mantice” detta anche del fuoco.
Ora che hai approfondito il legame indissolubile tra yoga e ayurveda…Provane anche tu i benefici, ti sentirai pieno di energia vitale!