Carum carvi
Nome scientifico: Carum carvi
Nome ayurvedico: Jiraa o Kaaravi
Italiano: Cumino dei prati
Inglese: Caraway
Origine e diffusione
Descrizione botanica
Si tratta di una pianta erbacea biennale molto simile alla carota, appartenente alla famiglia delle Apiaceae. Cresce fino a 50 centimetri di altezza e si trova fino a 1000 metri di altitudine, possiede un fusto striato e ben ramificato. Le sue foglie sono glabre, oblunghe e bipennate. La sua infiorescenza è a ombrello, globosa, si presenta in estate con piccoli e fitti fiorellini bianchi. I frutti maturano in autunno, sono drupe, bacche, di colore nero-viola, riuniti in grappoli e con sapore acidulo e pungente come l’anice. Essi vengono raccolti a fine estate, quando iniziano ad assumere tonalità scure. I frutti vengono utilizzati per aromatizzare cibi e bevande in Asia e nell’Europa centro-settentrionale ma anche come medicina nelle tradizioni popolari e in fitoterpia.
Principi attivi
Parti usate
Proprietà
Il cumino dei prati possiede spiccate proprietà digestive, eupeptiche, aperitive, carminative e aiuta a il ripristino della flora batterica intestinale. Aiuta a placare i crampi intestinali, la flatulenza e agisce con il suo potere antimicotico contrastando microorganismi come la Candida. Il Carum carvi aiuta a regolare la motilità gastrointestinale. Ha un’azione antimicrobica e antifungina nei confronti di infezioni intestinali e il suo olio essenziale risulta benefico per le vie respiratorie. In India viene utilizzato spesso per purificare il cavo orale e contrastare l’alitosi.
In Ayurveda aiuta a bilanciare i dosha Vata e Kapha, accresce Pitta dosha.
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