Oggi parleremo del benessere della pelle secondo l’Ayurveda, partendo dal presupposto che essa non è solo il nostro involucro che ci separa dall’ambiente circostante, ma è anche attraverso la pelle che assorbiamo e interagiamo con ciò che ci circonda.
CHE COS’E’ LA PELLE?
Molto spesso la pelle ci dice molto circa il nostro stato di salute. È il nostro organo più esteso e visibile e si divide in 3 strati principali:
- Epidermide (lo strato più esterno che ci difende da batteri e tossine)
- Derma (lo strato intermedio composto da collagene ed elastina)
- Ipoderma (strato profondo che isola il corpo)
Esistono a loro volta altri sottostrati, così come follicoli piliferi, ghiandole sebacee e sudoripare fanno parte della pelle. La pelle è la parte più esterna del corpo esposta a caldo, freddo, raggi solari, traumi, ferite, abrasioni, sostanze chimica, virus e funghi.
Questo fantastico involucro ha come compito quello di bilanciare l’equilibrio idrico, regolare la temperatura, consentirci di percepire le sensazioni tattili e di rigenerarsi.
LA PELLE IN AYURVEDA
Nell’antica lingua indiana, il sanscrito, la pelle è detta “Twacha”. Secondo la scienza ayurvedica la pelle si divide in 7 strati, ognuno con una funzione ben precisa.
Negli antichi testi dell’Ayurveda, tra cui Sushruta Samhita si parla in modo minuzioso e dettagliato di questo organo, addirittura si descrivono i tempi di assorbimento degli oli medicati attraverso la pelle. I Dosha Pitta e Kapha conferiscono, dal punto di vista anatomico, la sua consistenza, mentre il Dosha Vata, determina il senso del tatto. Anche secondo l’Ayurveda la pelle è lo specchio della salute dell’individuo.
I PROBLEMI DELLA PELLE IN AYURVEDA
Ogni costituzione ayurvedica (dosha) prevede un tipo di pelle con caratteristiche diverse, per esempio:
- Vata: pelle tendente alla secchezza
- Pitta: pelle tendente a rossori e macchie
- Kapha: pelle tendente all’untuosità e alle impurità
I disturbi della pelle, detti Kushta in sanscrito, sono legati agli squilibri dei tre Dosha. Vediamone alcuni:
PSORIASI
Secondo l’Ayurveda questa infiammazione cronica della pelle insorge a causa di un’impurità del sangue dovuto a stress mentale, emozioni come rabbia o dolore, cibi eccessivamente caldi, salati o acidi oppure incompatibili tra loro (es. latte e pesce). A livello di dosha si presenta in relazione ad uno squilibrio. Possono essere utili (consultando il medico ayurvedico) lo svedana (bagno di vapore), il vamana e lo shamana con unguenti ed erbe. Utile lo shirodhara se si tratta di eccessivo stress mentale e lo Yoga per rilassarsi.
ACNE
Secondo l’Ayurveda l’acne è dovuta ad un eccesso del dosha Pitta. È necessario curare l’alimentazione evitando i cibi riscaldanti. Rubia Cordifolia, Curcuma, Ficus Benghalensis (vedi il nostro glossario erbe) e altre piante utilizzate in Ayurveda sono un valido supporto per trattare l’acne.
ECZEMI
Gli eczemi sono il frutto di un accumulo di tossine (Ama) nell’organismo secondo la filosofia ayurvedica e si presentano come aree della pelle con prurito, eritema, croste e arrossamenti. Un aiuto ayurvedico è il massaggio con olio di Neem sulle parti interessate.
SEGNI DI SQUILIBRIO PER CIASCUN TIPO DI COSTITUZIONE AYURVEDICA CHE SI MANIFESTANO SULLA PELLE:
- VATA: secchezza, macchie, rughe, unghie fragili, labbra secche, capelli che si spezzano
- PITTA: rossori, irritazioni, forte sudorazione, capelli grigi che cadono facilmente
- KAPHA: eccesso di sebo, circolazione linfatica lenta, alterazione del tessuto adiposo e delle ghiandole sudoripare e sebacee, capelli untuosi con forfora
RITUALI DI BELLEZZA
Premesso che è necessario seguire un’alimentazione sana ricca di verdura e frutta di stagione, evitando l’eccesso di bevande zuccherate, caffè, alcool e il fumo, è possibile prendersi cura quotidianamente della propria pelle scegliendo il proprio rituale, come ad esempio detergere il viso ogni mattina e prima di andare a dormire (per rimuovere le tossine), mettere una crema adatta alla propria pelle, bere acqua a sufficienza, mantenere l’intestino depurato e applicare maschere per il viso come le seguenti:
Maschera ayurvedica per il viso per i tipi Vata
La pelle di Vata tende a essere secca, per questo l’idratazione è fondamentale, soprattutto durante i mesi invernali.
1 cucchiaio di miele di Manuka, 2 cucchiai di avocado maturo schiacciato, 1 cucchiaio di ricotta.
Maschera ayurvedica per il viso per i tipi Pitta
La pelle sensibile di Pitta è soggetta a irritazioni, che possono manifestarsi con arrossamenti e infiammazioni.
Il miele di Manuka e Shatavari contribuiscono a lenire la pelle.
1 cucchiaio di miele di Manuka, 1 cucchiaio di argilla curativa, 1/2 cucchiaio di polvere di Shatavari, 1-2 cucchiai di gel di aloe vera.
Maschera ayurvedica per il viso per i tipi Kapha
La pelle del tipo Kapha è spesso grassa, a pori larghi e soggetta a impurità ed edema.
1 cucchiaino di miele di Manuka, 1 cucchiaino di argilla, 1/2 cucchiaino di polvere di Manjistha, 1-2 cucchiaini di acqua di rose.
Mescolare tutti gli ingredienti fino a formare una pasta omogenea e, se necessario, diluire con un po’ di acqua di rose se la maschera risulta troppo compatta. Applicare quindi uniformemente sul viso. Evitare la zona degli occhi durante l’applicazione. Per una coccola ottimale della pelle, lasciare in posa la maschera per il viso per circa 20 minuti. Infine, lavare tutto il viso con acqua tiepida.
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Tutti i consigli e le indicazioni presenti in questo articolo hanno semplicemente uno scopo informativo ed educativo e non si sostituiscono al parere medico.