La gravidanza è un momento magico per la donna in attesa ricco di cambiamenti fisiologici, emotivi , energetici e psicologici…vediamo in questo articolo la visione ayurvedica circa questo meraviglioso periodo del mondo femminile.
In India la donna incinta è anche chiamata “la donna con due cuori”, poiché nel suo grembo ospita un’altra piccola creatura dal cuore pulsante.
Il concepimento è l’unione di due gameti, i quali contengono tutti e 5 gli elementi (panchamahabhuta), anche se lo sperma maschile contiene in quantità maggiori l’elemento acqua, perciò ha una qualità fredda, mentre l’ovulo femminile ha una qualità calda, poiché ha prevalenza di fuoco. In questo momento l’anima si incarna e la mente fa il suo ingresso andando a creare, nella sua totalità, la prakriti (costituzione) del nuovo individuo.
· 1° trimestre: prevalenza del dosha KAPHA (coesione e sviluppo)
· 2° trimestre: preponderanza di PITTA (trasformazione)
· 3° trimestre: domina il dosha VATA (attività e movimento)
CONSIGLI AYURVEDICI IN GRAVIDANZA
È necessario mantenere sempre un equilibrio su tutti i piani: fisico, alimentare, psicologico, energetico durante tutta la gravidanza. Cercare di non affaticarsi eccessivamente e riposare quando si sente la necessità. Evitare situazioni di stress, emozioni e pensieri negativi, docce o bagni con acqua bollente, abiti troppo stretti e di colore nero o rosso, favorendo il colore bianco o chiaro. Evitare di assumere alimenti freddi o bollenti in questa fase delicata, è necessario che ci si alimenti con cibi sattvici (ricchi di energia vitale e purezza).
Si consiglia di praticare camminate, meditazione e Yoga dolce adatto per questa fase evitando le asana che possono danneggiare il feto e la madre. È possibile consultare un medico ayurvedico per farsi dare consigli utili in dolce attesa. Nell’India meridionale in antichità si è sviluppato il canto carnatico che le future madri vocalizzavano in gravidanza per accompagnare il feto fino al parto e anche successivamente. Questo canto crea un legame potente tra madre e figlio, il quale si sente a suo agio e in tranquillità sia nel grembo, sia quando è nato, dal momento che i neonati possono riconoscere le melodie ascoltate durante la gravidanza. Sono suoni semplici emessi con le vocali in scala.
L’antico testo principale di Ayurveda, Charaka Samhita, afferma: “Tutti i desideri della madre in questo periodo andrebbero soddisfatti. Se le voglie non vengono soddisfatte, si possono verificare conseguenze indesiderate e causare morbilità fisica e mentale al feto”.
Se presente nausea è possibile assumere zenzero, dal terzo mese è possibile massaggiare delicatamente l’addome con oli naturali per tenere idratata la pelle e scongiurare la formazione di smagliature.
PARTO
È curioso notare come nella medicina ayurvedica si identificano le diverse fasi del parto con precise denominazioni in sanscrito:
– PRAJAYINI: la donna avverte dolori al basso addome, necessita con frequenza di urinare e defecare e talvolta ci sono perdite bianche
– UPASTHITA PRASAVA: è la “rottura delle acque”
– PRAJAYI SHYAMANA: la testa del bambino entra nella pelvi e la donna comincia ad avere contrazioni ravvicinate fino al parto
– APARA PATANA: la placenta viene espulsa e l’addome, infine, secondo il rituale, viene unto con Bala tailam e avvolto con una fascia.
“Subito dopo la nascita, per facilitare l’avvio del funzionamento del SNC e della respirazione autonoma viene indotta nel neonato la produzione di un suono (pianto) e viene stimolato spruzzandolo alternativamente con acqua calda e fredda. In seguito il padre (presenza ritenuta importante e necessaria) seguendo il rito vedico della nascita, farà ascoltare al bimbo alcuni particolari suoni tintinnanti che aiutano il risveglio dei sensi e bisbiglierà poi all’orecchio del neonato un apposito “mantra” di buon auspicio.” (Fonte: Ayurvedicpoint)
INTEGRATORI PRECONCEZIONALI
In Ayurveda esistono alcune erbe che supportano la fertilità femminile, ecco alcuni integratori che vi proponiamo:
– SHATAVARI (clicca sul nome per collegarsi al link)
– AYUR NARI (clicca sul nome per collegarsi al link)
N.B. I consigli dispensati in questo articolo non si sostituiscono al parere del/la proprio/a ginecologo/a.

