Hai mai sentito parlare di RANGOLI? Ne parleremo in questo articolo…buona lettura!
La parola Rangoli deriva dal sanscrito “rangavalli” che significa “fila di colori”. I rangoli sono decorazioni create sui pavimenti dai motivi intricati e geometrici che ricordano i mandala e, secondo la tradizione indiana, sono di buon auspicio e rivelano la bellezza. Questa forma di espressione artistica utilizza riso, polveri colorate, spezie, sabbia, fiori, gesso, farina, polvere di mattoni per dare vita con naturalezza a forme come fiore di loto, pavoni, cigni, foglie, oggetti sacri di divinità (es: tridente, conchiglia ecc…). Spesso i rangoli sono completati da candele o lanterne ai bordi o all’interno.
ORIGINI
“Sull’origine dell’arte dei rangoli vi sono un certo numero di leggende associate. La prima menzione nei confronti di questa forma d’arte si trova nel Chitralakshana, il più antico trattato indiano sulla pittura. Si dice che alla morte del figlio di un alto sacerdote di un particolare regno portò una disperazione diffusa fra tutta la popolazione. La gente di quel particolare regno pregarono Brahma, chiedendogli di riportare il ragazzo in vita. Mosso dalle loro preghiere, Brahma chiese al re di dipingere un ritratto del ragazzo sul pavimento. Da allora in poi, attraverso il ritratto il ragazzo è ritornato di nuovo in vita. Si ritiene che questo sia stato il primo dipinto di rangoli effettuato.
Un’altra leggenda narra che un giorno, Dio, in una delle sue magie artistiche, estrasse il succo da uno degli alberi di mango per essere utilizzato come vernice. Egli ha poi utilizzato la vernice per disegnare la figura di una bella donna. Si dice che il dipinto della donna era così magnifico e bello che provoco vergogna tra le fanciulle celesti. Da allora in poi, rangoli è diventato una forma popolare di ritratto di donne.” (Fonte: https://www.indianepalviaggi.it/arte-del-rangoli-espressione-india/)
UN’ARTE AL FEMMINILE CON DIVERSE TRADIZIONI
I rangoli sono realizzati dalle donne nelle case durante particolari eventi, come il Diwali (festa delle luci), oppure vengono creati per i matrimoni, riti religiosi e cerimonie nei templi induisti e nelle stanze della puja per compiacere alle divinità celebrate in quell’occasione. La loro elaborazione prevedono strumenti di precisione come righelli o pennelli ma è richiesta tanta immaginazione, creatività e spontaneità. Ciò che li rende spettacolari non sono solo le loro geometrie ma anche i loro colori vivacissimi tanto da potersi sottoporre ad una sorta di cromoterapia!
Ricordiamo che l’India è vasta e ogni regione ha le proprie tradizioni che, spesso, sono molto diverse tra loro: un esempio risiede nel sud dove il rangoli è chiamato anche “kolam” e in questa variante ogni mattina all’alba le donne spazzano bene il marciapiede davanti a a casa e, successivamente, creano un grande disegno geometrico con la polvere al cui centro, talvolta, posano sterco di vacca o fiori di agrumi con lo scopo di proteggere la dimora dal male.
Riportiamo qui alcune immagini di rangoli meravigliosi….buona visione!